Figlio di Dona Maria II e D Fernando II, D. Pedro V ha avuto un’attenta educazione morale e intellettuale, studiando tra le altre discipline, scienze naturali, filosofia, scrittura e lingue. Fin dalla tenera età ha mostrato una notevole intelligenza: all’età di due anni parlava tedesco e francese e all’età di dodici anni padroneggiava il greco e il latino e sapeva anche parlare inglese.
Ha viaggiato in diversi paesi e ha cercato di portare in Portogallo la modernità e l’evoluzione che ha incontrato in questi viaggi, è stato liberale e innovativo ma anche caritatevole e preoccupato per la sua gente. Ha inaugurato il primo telegrafo in Portogallo e anche la ferrovia tra Lisbona e Carregado e veniva chiamato “Il re Santo” perché si rifiutò di lasciare Lisbona durante le epidemie di colera e febbre gialla dal 1853 al 1857 dove fornì assistenza diretta alle vittime e creò l’asilo D. Pedro V per accogliere gli orfani, dando loro l’istruzione primaria e insegnando loro un mestiere.
D. Pedro V non aveva grandi interessi matrimoniali, rifiutando per questo la sua prima promessa moglie, ma alla fine accettando la seconda, Estefânia de Hohenzollern-Sigmaringen.
Nell’aprile 1858, il re D. Pedro V e la regina D. Estefânia si sposarono per procura, ma si incontrarono solo un mese dopo.
Il matrimonio ebbe luogo il 18 maggio 1858, presso la chiesa di São Domingos, a Lisbona. L’intera città era pronta per ospitare l’evento.
Per compiacere la sua futura moglie, D. Pedro V, ordinò di realizzare uno dei gioielli più costosi della corona portoghese appositamente per il suo matrimonio. Un diadema con più di 4.000 diamanti ed è qui, secondo le persone, che iniziò la sfortuna di questa storia d’amore.
A quel tempo, i diamanti non dovevano essere usati dalle donne vergini al matrimonio e, come se non fosse un presagio sufficiente, il gioiello era così pesante da creare una ferita aperta sulla fronte della Regina. Quando lasciarono la chiesa con il sangue che scorreva dalla fronte della regina, le persone dettarono la loro condanna: “Oh poverina… morirà!
Tuttavia, per D Pedro V, dopo aver incontrato D. Estefânia, tutto era cambiato: la coppia sembrava innamorata, camminavano mano nella mano per i giardini di Sintra e Benfica.
Ma la regina doveva rimanere incinta.
Un anno dopo il matrimonio, la regina ebbe un malore e fu ricoverata. A soli 22 anni, la regina morì di difterite, contratta durante l’inaugurazione della ferrovia in Alentejo.
Il marito rimase al suo capezzale, senza dormire, per due giorni interi. I medici della casa reale eseguirono un’autopsia, ma il suo risultato fu reso pubblico solo 50 anni dopo in un articolo del famoso dottore Ricardo Jorge, poiché l’autopsia rivelò qualcosa di inatteso: la regina morì vergine!
Il giorno del funerale, Estefânia portò con sé il prezioso gioiello donato dal marito che all’arrivo al luogo previsto fu scambiato con una ghirlanda di fiori d’arancio … il gioiello, del valore di 86.953.645 reis, non fu mai più visto.
D. Pedro, distrutto per la perdita del suo grande amore, finì per morire l’11 novembre 1861, all’età di 24 anni. Morì di febbre tifoide, contratta bevendo acqua contaminata durante una caccia.
Nessuna storia d’amore segnò la storia del Portogallo più dell’amore proibito tra il principe Pedro e Inês de Castro, dama di compagnia di sua moglie Constança Manuel. Nonostante fosse sposato, il principe organizzava incontri romantici segreti con Inês. Dopo la morte di Costanza nel 1345, Pedro iniziò a vivere con Inês come marito e moglie, sfidando così suo padre, il re Afonso IV, che condannava questa unione, anche perché preoccupato della forte influenza della famiglia dei Castro da cui Inês discendeva. Durante molti anni Pedro e Inês vissero nel Paço de Santa Clara a Coimbra con i loro tre figli. La corte e il popolo continuava a condannare questa unione e il re, Afonso IV, finì per ordinare l’assassinio di Inês de Castro, che avvenne di fronte ai suoi figli, nel gennaio del 1355. Folle di dolore, Pedro, quando finalmente divenne re nel 1357, ordinò la cattura e la morte degli assassini di Inês, facendogli strappare il cuore. Tempo dopo dichiarò di aver sposato Inês di nascosto e che quest’ultima doveva quindi essere riconosciuta come regina di Portogallo. Ne ordinò, quindi, la riesumazione e, posto il corpo di Inês sul trono, costrinse tutti ad omaggiarla come regina del Portogallo.
Nell’aprile del 1360, ordinò il trasferimento del corpo di Inês da Coimbra al monastero Reale di Alcobaça, dove fece costruire due tumuli meravigliosi, per riposare per sempre al fianco della sua eterna amata. I tumuli sono uno di fronte all’altro cosi che, il giorno del giudizio universale, quando i loro corpi risusciteranno, si ritroveranno guardandosi negli occhi.