Julia e Vital: sentimenti d’artista in una galleria di emozioni. 

By : Ottobre 22nd, 2021 #umdiadecadavez 0 Comments

Nella zona di Anjos a Lisbona, risalendo la rua Triangulo Vermelho ci si imbatte in una galleria d’arte, o per meglio dire, una piattaforma d’arte, che si dedica alla promozione di artisti visuali, ma che, soprattutto, ha per missione quella di essere un luogo di incontro e scambio culturale e artistico, naturalmente.

Ad accoglierci ci sono i due creatori di questo luogo e di questo progetto, nonché anima di questo posto: Vital Lordelo Neto e Julia da Costa.

Appena entrati, l’amore per l’arte é tangibile, non solo per le opere di diversi artisti alle pareti o nei cataloghi, ma soprattutto per l’atmosfera che Vital e Julia hanno saputo creare, trasportando la loro grande passione per l’arte e la loro vita di artisti, in questo progetto, nato concretamente nel 2019: Joia, “orivesaria dos sentimentos” (gioielleria dei sentimenti)

Il nome deriva dal loro primo spazio, nella Baixa di Lisbona, che avevano installato in un’ antica gioielleria e da li l’idea del nome Joia (gioia). Ma come dice il titolo del loro progetto, i gioielli che qui si vendono sono molto speciali: sono le emozioni che l’artista trasmette attraverso le sue opere.

Ma conosciamo più da vicino Vital e Julia.

 

Vital é brasiliano, di Brasilia. Sarà intorno ai 20 anni, quando si trasferisce per il sud del paese, a Portalegre, luogo di grandi colonizzazioni e molte influenze culturali, che comincia la sua carriera di artista.  Inizia anche una formazione  in pubblicità e giornalismo, e quando  arriva a Lisbona nel 2016 ha già  un bagaglio di artista importante. Quando arriva a Lisbona Vital stava lavorando ad un progetto davvero interessante sui sentimenti e sulle emozioni, trasportate attraverso l’arte dell’illustrazione, su delle locandine. Il supporto non é casuale: la volontà di usare un mezzo che viene normalmente esposto per strada sottolinea la sua volontà di comunicare con la gente e portare l’arte alla portata di tutti. E il parlare di emozioni e sentimenti, é perché é sempre più difficile riuscire ad esprimere quello che si prova e ancora meno comunicarlo agli altri. Vital ci dice che la pandemia ha sicuramente reso tutto questo ancora più complicato e che il bisogno di comunicare con gli altri é quanto mai attuale e la strada é sicuramente il palco migliore per lasciare questo messaggio.

Quando Vital arriva a Lisbona aveva già realizzato 18 poster dei 30 che oggi conta il progetto che va avanti da nove anni. E che ha ancora molto da raccontare.

Nel 2019 la sua esperienza di artista e il suo contatto con la città di Lisbona, che Vital definisce un ottimo luogo di incontro e scambio tra culture, lo portano all’idea di creare Joia. Proprio conoscendo le difficoltà di un artista che arriva in un nuovo luogo o che decide di intraprendere il suo percorso artistico, l’idea é quella di creare un ambiente che si distacchi da una galleria d’arte usuale e che vuole essere piuttosto un riferimento concreto sul territorio, in cui esporre, ma anche in cui essere orientati.

Nel 2020 arriva a Joia anche Julia. Francese di Vichy, arriva in Portogallo per imparare la lingua nel 2016. Il suo percorso l’ha portata su due binari paralleli, l’arte e la psicologia, che oggi si fondono nelle sue opere. Julia, arrivata a Lisbona, si dedica a un progetto di disegno, schizzi della città, che tra le pagine di un quaderno prende vita in un’unione di parole e immagini che dà origine a  un’opera con cui partecipa all’importante evento artistico “Rendez-vous du carnet de voyage”. Riparteciperà con un’altra opera l’anno seguente dopo un’esperienza a New York.

Ma i suoi studi di psicologia si fanno sentire e Julia comincia a realizzare opere centrate su l’analisi delle emozioni. 

Ed é nel 2019 che le strade di Julia e Vital si incrociano. Come artisti prima, come compagni di vita poi.

Il progetto di Joia é cresciuto molto in questi anni: 50 artisti e 8 differenti paesi sono qui rappresentati. Ma la grande innovazione di questo progetto é la sua idea di base che la differenzia da una normale galleria d’arte. Joia é uno spazio per crescere, come lo stesso Vital mi dice. 

Quando il progetto é iniziato non c’era l’idea di trasportarlo sul piano virtuale, ma anche a causa della pandemia le cose sono cambiate e, con l’aiuto di Julia, oggi Joia é un luogo fisico, ma anche uno spazio virtuale, oltre a contare anche con un atelier di tatuaggi, un’agenzia di illustrazione e una rivista online, Frestas (fessure) nata proprio durante la pandemia, per far si che da quelle fessure da cui per mesi dovevamo guadare il mondo, oggi possiamo guardare l’arte e le opere degli artisti li rappresentati.

 

 

 

Gli artisti nel progetto di Joia sono tutti artisti locali, di diverse origini ma tutti legati alla città lusitana in cui vivono.  Joia si occupa di esporre le loro opere ma soprattutto si occupa di loro: di orientarli, di consigliarli. 

Ma il messaggio di Joia é un messaggio che va ancora più al di là. L’arte prima di tutto, come scelta di vita, come messaggio per tutti. 

Quello che oggi per Vital e Julia é anche un lavoro, nella realtà finisce per essere una vera e propria missione. La loro priorità é l’arte e vivere d’arte. E chi entra a far parte di questo progetto come artista deve sentire lo stesso. Non c’é spazio per chi vede l’arte solo come un passatempo o come un mezzo per guadagnare.  L’arte prima di tutto deve essere al centro della vita di un artista, é l’artista stesso che deve credere che di arte si può vivere e che all’arte bisogna dedicarsi. Solo chi condivide questo pensiero e modo di vivere può apprezzare fino in fondo questo progetto ed entrare a farne parte. 

Vital e Julia lo vivono come una vera missione e si dedicano a questo anima e corpo. E non solo alla piattaforma che hanno creato e alla guida degli artisti che ne fanno parte, ma anche alla diffusione dell’arte stessa.

L’idea di creare questo spazio fisico é anche quella di permettere a tutti di usufruire dell’arte che propongono. Chi entra in questo spazio può entrare per comprare come é ovvio, ed é sempre un buon investimento perché come Vital e Julia ci dicono “un’opera d’arte sulle nostre pareti é come una nuova finestra” che ci permette di guardare un mondo diverso. Ma altri entrano anche solo per guardare, e va bene cosi, perché avranno goduto dell’arte comunque anche se per un breve momento.

 

 

 

Diffondere l’arte, raggiungere il maggior numero di persone, perché per Vital e Julia l’arte non é beneficio di pochi, ma un’emozione alla portata di tutti. 

Anche la scelta del tipo di arte esposta si sposa con questa ragione: per lungo tempo l’illustrazione era considerata un’arte minore, e questo progetto si impegna a dargli l’importanza che merita. Diversi tipi di arte esposti, diversi tipi di “supporti”: dalle locandine alle cartoline. Perché cosi tutti possono trovare un’opera che corrisponda ai loro gusti e anche alle loro possibilità. Julia e Vital si impegnano perché l’arte non sia considerata un prodotto d’élite, ma perché tutti coloro che lo desiderano possano avere la loro opera d’arte in casa. 

Persino la scelta delle cornici partecipa a quest’idea: semplici, quasi essenziali. Perché non é la cornice la parte importante. Come Vital dice “il supporto é semplice, l’arte é nobile”.

Il messaggio che Joia lancia é proprio quello di ridare all’arte la sua giusta importanza e far comprendere anche che l’arte é un lavoro, non é una fantasia o un passatempo. Chi fa dell’arte la sua vita, investe lavoro, emozioni, pensieri, tempo e spesso un’artista non viene considerato alla pari di tanti altri lavori. Tante volte l’artista stesso finisce per non considerarsi alla pari di altre professioni. E Vital e Julia con il loro progetto cercano di fare anche questo: aiutare ad acquisire consapevolezza del proprio lavoro e far si che il mondo capisca quello che c’é dietro un oggetto d’arte. 

E Vital e Julia danno estrema importanza anche alla documentazione che c’é dietro, perché un artista sia considerato e riconosciuto. 

Un lavoro a tempo pieno che va ben oltre le ore di apertura della galleria/piattaforma d’arte.

 

 

Ma Vital e Julia non si dedicano solo a curare il lavoro degli altri, e continuano il loro percorso personale di artisti allo stesso tempo. Vital con un progetto chiamato “Vitalis”, in cui lavora su un cuore creato con vari moduli che possono essere alterati nei colori e nelle posizioni, su cui poi aggiunge dei disegni. I dettagli. Per un lavoro ogni volta nuovo ed originale. Julia, invece, si dedica ad un progetto che vede unite le sue due strade, arte e psicologia, e dopo un primo fumetto dedicato alla dipendenza dell’alcool, oggi mette in risalto la dignità della malattia mentale. 

Che dire: non si può non rimanere affascinati da questo luogo, da questo progetto, da Julia e Vital che hanno fatto della loro passione un lavoro e del loro lavoro una missione.

 

Probabilmente prima che si cominci a dare all’arte e agli artisti la giusta importanza per il loro lavoro dovremmo continuare ad attendere, ma di sicuro Joia é un luogo in cui chi vuole vivere d’arte trova un riferimento, un luogo di crescita, di ispirazione. E per chi d’arte é solo appassionato, raramente troverà un luogo migliore in cui respirare a pieni polmoni il sacro fuoco di questa passione.

Joia, la gioielleria delle emozioni: e le emozioni non mancheranno se accetterete di lasciarvi accompagnare da Julia e Vital in questo turbinio colorato fatto di disegni, colori, parole e molto cuore. 

www.ajoia.art

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