Il Palazzo Nazionale di Queluz incanta per la sua magnificenza e per l’esuberanza dei suoi dettagli architettonici. Strettamente legato alle esperienze di tre generazioni della famiglia reale portoghese, e palcoscenico di intense emozioni, il palazzo riflette l’evoluzione dei gusti e degli stili del tempo, passando per il barocco, il rococò e il neoclassicismo.
Intorno, giardini panoramici invitano a “passeggiare” nel tempo in cui la corte vi organizzava sontuose feste e custodisce i ricordi delle gite in gondola sul canale, il teatro, le cacce, le serate musicali e letterarie, i balli in maschera, giochi e recital all’aperto.
Nel 1747, Infante D. Pedro, terzo signore della Casa do Infantado e futuro re D. Pedro III (per il matrimonio con D. Maria I) incarica l’architetto Mateus de Vicente de Oliveira di espandere il cosiddetto “Paço Velho”. Anni dopo, nel 1760, l’annuncio del matrimonio di D. Pedro con l’erede al trono, la principessa D. Maria, motiva lavori più profondi.
In questa fase, i lavori sono di responsabilità dell’architetto e orafo Jean-Baptiste Robillion. D Pedro III dedica la sua attenzione a questo luogo, trasformandolo in uno spazio di svago e intrattenimento per la famiglia reale e riempiendolo di sale d’apparato, come la Sala del Trono o la Sala degli Ambasciatori.
Nei giardini la decorazione è scandita da diversi gruppi scultorei che rievocano la mitologia classica, tra cui spiccano le statue in piombo dello studio londinese di John Cheere.
Dopo l’incendio alla Royal Barraca da Ajuda, nel 1794, dove la famiglia reale aveva vissuto stabilmente dal terremoto del 1755, il Palazzo Queluz divenne la residenza ufficiale della regina D.Maria I e, in seguito, dei principi regnanti D. João VI e D. Carlota Joaquina.
Il palazzo è abitato stabilmente fino alla partenza della famiglia reale per il Brasile
Nel 1821, D. João VI tornò in Portogallo, ma il palazzo fu solo riabitato, in regime di semi-esilio, dalla regina D. Carlota Joaquina, accusata di cospirazione contro il marito. La generazione successiva, segnata dalla Guerra Civile che si oppose ai fratelli D. Miguel e D. Pedro IV del Portogallo e il primo imperatore del Brasile, pose fine all’esperienza reale del Palazzo di Queluz. È nel palazzo Queluz, nella stanza Don Chisciotte, dove era nato, che D. Pedro IV finí per morire.