Ti sei mai chiesto perché il re D. Pedro era conosciuto come “il giustiziere” o come “il crudele”? Questo re, diventato famoso nella storia del Portogallo per aver strappato il cuore agli uomini che avevano ucciso la sua amante Inês de Castro (vedi sul blog, post del 10 agosto 2020) e per aver chiesto che baciassero il suo cadavere mentre era seduta sul trono, era solito fare giustizia con le sue proprie mani, in tutto il paese.
D. Pedro viaggiava spesso in Portogallo e gli piaceva ascoltare le storie e le lamentele di coloro che avevano subito un torto e, invece di andare in tribunale, era lui che pronunciava le sentenze e spesso le praticava. Ci sono diverse storie di giustizia attribuite a lui.
A Santarém viveva un ricco contadino con il quale il re andava d’accordo. Un giorno, essendo in quella città e non vedendo l’uomo, chiese di lui e scoprì che suo figlio lo aveva accoltellato, lasciandogli una cicatrice sul viso. Il re allora gli ordinò di essere chiamato e gli chiese di raccontare come erano andate le cose.
Il contadino raccontò la discussione avuta con il figlio e l’aggressione di cui era stato vittima, in presenza della donna. “Manda qui tua moglie e tuo figlio”, ordinò il monarca. Quando la donna arrivò, le chiese: “Ascolta, di chi è il figlio?” Balbettò: “Di mio marito e mio, signore”. Il re si accarezzò la barba. “Hum!, Non ci credo. Se tuo marito fosse stato il vero padre, non lo avrebbe ferito in quel modo. ”
La contadina alla fine ammise che il ragazzo era il figlio di un frate confessore che l’aveva violentata. Il giorno successivo, D. Pedro andò a sentire la messa nella chiesa dove era avvenuta la violenza. Conclusa la cerimonia, mandò a chiamare il religioso.
Dopo un breve scambio di parole, il re ordinò che lo stupratore fosse messo in una scatola e segato a metà. Poiché il re non era un illusionista di quelli che segano le donne senza neppure pizzicarle, il bastardo morì di una morte orribile.
L’episodio del vescovo di Porto è ancora ben ricordato. A D. Pedro fu detto, senza prove, che il prelato aveva rapporti intimi con una donna sposata. Questo gli bastò per entrare nel palazzo episcopale e, presa la frusta, punirlo. Un’altra volta, quando seppe che una donna tradiva il marito, la condannò a morte. Mentre l’ingannato implorava in ginocchio il perdono di sua moglie, che certamente amava.
Ma c’è un aspetto meno noto della vita di D. Pedro I.
Il cronista Fernão Lopes racconta che l’estatico sovrano aveva una passione travolgente … per il suo scudiero Afonso Madeira, che “amava più di quanto si dovrebbe dire qui”.
Avendo avuto questi una relazione con una simile Catarina Tosse, il re, furioso, “ordinò di tagliargli quei membri che gli uomini hanno più in stima, in modo che non rimanga carne fino alle ossa e che non sia stato tagliato tutto”. Il povero Afonso, secondo Lopes, fu curato, ” guarito, si ingrassò le gambe e il corpo e visse alcuni anni senza barba fino a morire per morte naturale”.