Il pellegrinaggio di Nossa Senhora da Agonia, che si svolge a Viana do Castelo, nel Minho, è una delle feste più conosciute del paese: è grandiosa nella programmazione, nel numero di visitatori, nella forza della tradizione del costume vianense, nel peso l’oro che le mordomas mostrano sul petto.
La storia della festa si unisce alla storia della Chiesa dell’Agonia. Nel 1674, in onore del santo patrono dei pescatori, fu costruita una cappella per invocare il Buon Gesú del Santo Sepolcro del Calvário e, poco sopra, una cappella dedicata alla Immacolata Concezione.
Oggi il nome è associato alla regina dei pellegrinaggi, nata nel 1772 dalla devozione degli uomini di mare della Galizia e dell’intera costa portoghese. Successivamente, nel 1783, la Sacra Congregazione dei Riti permise di celebrare una Messa solenne in questa cappella (ora conosciuta come Cappella di Nostra Signora dell’Agonia) il 20 agosto di ogni anno.
Nel 1861 la Solenne Festa fu sostituita dal Pellegrinaggio dell’Agonia, e quest’ultimo assume maggiore importanza e divenne così grandioso da finire per rovesciare la festa religiosa. Diventò una festa piena di canti con il suono delle viole, danze, una festa stravagante.
Nel 1862, il pellegrinaggio assunse una tale popolarità che si stimava che i soli fuochi d’artificio fossero già contemplati da più di cinquantamila persone. Nove anni dopo, al programma si aggiunse anche la corrida (che dal 2009 non fa più parte della festa).
Nel 1906, in questo pellegrinaggio nacque la Festa del Costume e, due anni dopo, nel 1908, si svolse la prima Parata Agricola (oggi è il famoso corteo etnografico).
Da quel momento in poi il pellegrinaggio non si limitò più al Campo da Agonia e invase l’intera città di Viana do Castelo. Durante i giorni di pellegrinaggio il programma è completo. Ogni anno c’è una Fiera dell’Artigianato, uno spettacolo musicale con artisti noti, ci sono fuochi d’artificio tutti i giorni alle 24:00 sempre in luoghi diversi della città, incontri delle Bande Filarmoniche, una Parata di Mordomas che si svolge in uno dei giorni del pellegrinaggio alle ore 10, il Corteo Etnografico che si svolge solitamente il sabato pomeriggio e la festa delle Concertine e della Sfida dei canti. Il 20 c’è sempre una solenne celebrazione eucaristica seguita da una processione a mare, e il giorno prima c’è la realizzazione di “Tappeti fioriti” per le strade della Ribeira.
Mordomas: in Alto-Minho, sono le donne incaricate di raccogliere fondi per il pellegrinaggio al santo patrono della loro terra. I costumi erano solitamente neri o blu scuro. Questo costume sarebbe poi servito come l’abito da sposa (con il soprabito e il velo) e sarebbe stato ancora usato per la sepoltura. La sciarpa sul capo in seta, gilet, grembiule (con stemma reale), pantofole nere e gonna in vita.
I costumi hanno diverse caratteristiche e significati:
Abito da “promessa” (già fidanzata): nero. Scambia la sciarpa da mordoma (colorata e in seta), con una pregiata sciarpa in cambrico (tessuto leggero di cotone o lino), ricamata davanti. Ma c’é anche (e più usuale) il velo di pizzo o tulle ricamato. La candela votiva, o palma pasquale, viene ora scambiata con il bouquet da sposa.
Abito contadino: colorato e dovuto ai toni delle diverse regioni dell’Alto Minho. Gli azzurri sono associati alle terre che si affacciano sul mare, i verdi alle montagne e alle terre verdi, l’abito rosso è di Viana o “nello stile del Minho” per eccellenza. È un vestito da festa. I fazzoletti sono due: uno disegnato sul petto e stretto dietro, all’altezza della cintura; un altro sopra la nuca e legato alla sommità della testa.
Costume da mezza signora/morgata: la contadina che, sebbene sia già sposata (quindi la sua posizione sociale ed economica è già evoluta), non ha ancora ottenuto il riconoscimento sociale, quindi é una ‘mezza signora’. Usa il soprabito della “promessa”, la gonna con stampa floreale, adornata con balze, ma può anche essere una gonna nera da fattoria con una perlina e un gallone ricamati, finendo con le pantofole nere. Sulle sue spalle c’è una sciarpa di seta naturale stampata (di solito indossata sulla sua testa finché é mordoma), e uno scialle.