Portogallo a tavola

By : Agosto 8th, 2020 Gastronomia 5 Comments

Se pensiamo alla cucina portoghese, viene subito in mente la tipica cucina mediterranea. Ma in realtà non é esattamente cosi. 

Il Portogallo é stato per storia e posizione geografica, da un lato legata al Mediterraneo e dall’altra all’oceano Atlantico, culla di tante civiltà diverse e luogo di passaggio di innumerevoli culture, custodendo così negli anni le tante influenze gastronomiche che oggi costituiscono la sua identità in cucina. 

Se nel II secolo a.C., l’arrivo dei Romani segnò radicalmente le abitudini alimentari portoghesi, introducendo alimenti come il grano, la cipolla, l’aglio, le olive (l’olio d’oliva) in tutta la penisola, la cultura araba, nell’VIII secolo d.C. si stanziò nella parte meridionale della penisola, diffondendo nuovi alimenti e influenzando le tecniche di preparazione del cibo e le tecniche di coltivazione. Introdussero nuovi sistemi di irrigazione che permisero di trasformare terreni aridi in luoghi ospitali per mandorli, fichi e piante di agrumi. Introdussero le spezie, e nuove tecniche di cottura, una delle quali ancora oggi è praticata nel sud del paese, la Cataplana (cottura in pentola di rame con chiusura ermetica). Nel XV secolo l’espansione dell’impero portò alla conoscenza di nuove spezie e condimenti, come il coriandolo, lo zafferano, lo zenzero, il pepe, il prezzemolo e la noce moscata, e di nuovi prodotti, come il pomodoro, la patata, il peperone, il fagiolo, il peperoncino, il tacchino e l’avocado, provenienti dal Nuovo Mondo. E sarà l’epoca dei grandi viaggi che introdurrà sulle tavole lusitane  il re indiscusso della gastronomia portoghese: il baccalà. 

Diffuso nella sua variante essiccata e salata, prima di essere cucinato, il baccalà ha bisogno di essere immerso nell’acqua, idealmente per tre giorni, cambiando l’acqua ogni 5-8 ore. A questo punto, dopo essersi reidratato e aver diffuso un intenso odorino nella vostra cucina, sarà pronto per essere cucinato. Tra le tante ricette (una per ogni giorno dell’anno, secondo la tradizione) c’é il Baccalà à Gomes da Sà, una casseruola con del baccalà, patate, cipolla e uova sode, e il Baccalà a Bras, che consiste in uova strapazzate, baccalà, patate a fiammifero e cipolle.

Il baccalà non manca neppure alla vigilia di Natale, quando é servito bollito, con patate lesse, uova sode e verza. E quel che resta si ricicla il giorno di Natale nella tradizionale “Roba vecchia” unito alle verdure, patate e uova sode, passato in padella.

Un primo fondamentale, poi, nella tradizione portoghese sono le zuppe, come il Caldo Verde (Brodo verde), zuppa a base di cavoli, addensata con patate, contenente una fetta di Chouriço (salsiccia), la Caldeirada, una zuppa di pesce, pomodoro e patate, la Canja de galinha, che è un brodo di pollo e la Açorda, una zuppa di pane, aglio e coriandolo. 

Infine, non si può parlare della gastronomia portoghese senza citare i “petiscos” (stuzzichini), corrispettivo portoghese delle tapas spagnole. Tra i tanti le crocchette di baccalà, di gamberi o di carne, le insalate di tonno, uova di pesce, polpo e la meia-desfeita (baccalà e ceci con cipolla e aglio) e d’estate, i tradizionali caracóis (lumache). 

E se avete tempo solo per un pranzo al volo, non perdete lo street food portoghese: una bifana (panino con carne di maiale marinata, servita anche al piatto), prevista anche nella versione con manzo (prego) e maialino (leitão) e, per accompagnare, una birra. 

Una gastronomia tutta da scoprire quindi e, come diceva lo scrittore Eça de Queirós: “L’uomo mette tanto del suo carattere e della sua individualità in cucina, come nell’arte”

»
«

5 Responses to Portogallo a tavola

  1. Rosaria says:

    Beh, conoscendo la ricchezza dei prodotti del paese possiamo solo leccarci i baffi. Prodotti locali, di importazione che ricordano il passato storico del paese a cui si aggiungono quelli della tradizione anche arabeggiante.
    È proprio venuta voglia di provare

  2. Floriana says:

    Quest’articolo mi ha incuriosito…quando verro’ in Portogallo saro’ felice di provare i piatti tipici!

  3. Anna says:

    Mi ha incuriosito…quando verro’ in Portogallo provero’ sicuramenti i piatti tipici del posto.

  4. Raffaela says:

    Interessante conoscere di un posto i piatti tipici…alcuni già li ho assaggiato ma per la prossima volta andrò con elenco più preciso grazie a questo articolo molto dettagliato. Grazie

  5. Rita says:

    Conoscere i piatti tipici di un posto significa entrare nella vita della città. Articolo molto interessante. Grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *