Alla scoperta della lavorazione del sughero!
Pensando ai prodotti tipici del Portogallo, ci viene da pensare subito al vino, come il Porto o il vino di Madeira, oppure alle splendide ceramiche, gli azulejos, dipinte a mano che decorano case e giardini.
Non tutti sanno però che il Portogallo è al primo posto nel mondo per la lavorazione del sughero con il 53% della produzione mondiale. Nella zona dell’ Alentejo, tra Lisboa e la costa atlantica, si concentra il 72% della produzione totale dell’intero Paese e qui sapienti artigiani lavorano il sughero.
Cosa si ottiene dalla lavorazione della corteccia? Praticamente tutto: tappi, accessori per la casa, accessori di moda, vestiti e scarpe, ma anche borse e zaini, mobili e rivestimenti per il pavimento o le pareti.
Il sughero è un prodotto naturale al 100%, è morbido, resistente, versatile, riciclabile, ipoallergenico e ha proprietà termiche mantenendo sia il caldo che il freddo.
Il sughero è un elemento così radicato nella storia del Portogallo che ne troviamo traccia in molti monumenti:
La coltivazione delle piante da sughero è un’ arte che richiede tempo e tanta pazienza. Una quercia da sughero impiega 25 anni per essere produttiva e poter fare la prima “demaschiatura” (estrazione del sughero). Tra una demaschiatura e l’altra dovranno passare 9 anni e solo a partire dalla terza avremo un sughero abbastanza compatto e utilizzabile. Le assi di sughero vengono impilate all’aperto, in seguito vengono bollite e suddivise in base allo spessore e alla qualità. Con le assi migliori si ottengono i tappi naturali mentre le assi di qualità inferiore verranno utilizzate per le suole per le scarpe o i tappi per vini comuni. Gli alberi possono vivere fino a 400 anni e assicurare raccolti per ben 200 anni.
Complimenti per l’articolo,davvero interessante!!!
Il sughero una vera potenzialità per il paese, una risorsa per l’artigianato ma anche per altri settori arredamento…